Presentazione del libro – di Roberto Franchini.
Ingresso gratuito.
Introduce Metella Montanari, Direttrice Istituto storico di Modena.
I campi di sterminio nazisti avevano una loro colonna sonora.
Ad Auschwitz, Terezin, Buchenwald e Dachau si faceva musica per molti motivi. Le SS imponevano ai prigionieri di accompagnare le torture, le marce verso il lavoro o le camere a gas con brani strumentali. Le piccole o grandi orchestre allestite nei lager servivano per intrattenere gli aguzzini nel fine settimana o per sostenere la propaganda nazista. Nei campi di sterminio si incontrarono musicisti di grande valore che riuscirono a produrre opere di notevole qualità.
Per informazioni e prenotazioni:
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Nel rispetto della normativa vigente, saranno richiesti green pass rafforzato e mascherina Ffp2.