L’estate sta finendo ma prima di dare il benvenuto all’autunno, Soliera vi aspetta con quattro serate di musica, teatro e letteratura nella suggestiva cornice di piazza Lusvardi, con lo sfondo del Castello Campori. Due incontri con autori italiani, nell’ambito della Festa estiva del racconto, e due spettacoli della rassegna Artinscena, tutti alle ore 21, con ingresso gratuito e prenotazione obbligatoria, nel rispetto dei protocolli di sicurezza anti Covid-19.

Si parte mercoledì 9 settembre con Romana Petri che presenterà il suo ultimo romanzo “Figlio del lupo”, dedicato alla figura di Jack London. La scrittrice romana ha raccolto una delle sfide più fascinose che un’autrice poteva intravvedere: quella di raccontare la furia di vivere di un uomo che ha fatto il pugile, il cacciatore di foche, l’agente di assicurazioni, il cercatore d’oro, che ha amato l’ombra azzurra delle foreste e la smagliante solarità dei mari, che ha guardato, ceruleo d’occhi e di pensieri, l’anima dei popoli in lotta e il cuore delle donne. Romana Petri non ha solo scritto la biografia di Jack London: “Figlio del lupo” è un romanzo che srotola il filo di una storia vera, quella di un uomo sospeso fra il rovello ispirato del grande narratore e la voce dispiegata del socialista che vuol parlare, da rivoluzionario, a milioni di lavoratori ma non rinuncia a farsi allacciare le scarpe perché non ha tempo da perdere, sospeso fra il gioco dell’amore promesso, vissuto, tradito sempre ad alte temperature e il tormento di un fallimento incombente, malgrado il clangore del mondo e il fuoco alto della fama.

Nella stessa settimana, giovedì 10 settembre spazio al divertimento insieme al duo Nando e Maila, e il loro “Sonata per tubi”. Un concerto per tubi e non solo. Musica inconsueta o circo inedito? I musicisti suonano noti brani del repertorio classico, con dei semplici tubi di plastica. Il circo alimenta la follia dei personaggi in contrappunto con Hula hoop sonanti, clave che diventano sax e diaboli sonori. “Sonata per tubi” ricerca le possibilità̀ musicali di alcuni attrezzi di circo, che attraverso delle modifiche e l’uso della tecnologia, diventano degli strumenti musicali a tutti gli effetti. “Ogni cosa che tocchiamo o facciamo emette suono: sia gli attrezzi di circo, che il palco, che noi stessi.” Il clown musicale fonde l’azione circense con la musica dal vivo, attraverso un linguaggio universale e accessibile a un pubblico di tutte le età.

La settimana successiva ci si rivede mercoledì 16 settembre con il concerto “Le dive del cinema italiano” dell’ensemble formato da Paola Fabris (voce), Matteo Salerno (flauto), Stefano Martini (violino), Egidio Collini (chitarra), Piero Ravaioli (contrabbasso) e Antonio Bianchi (batteria). Uno spettacolo di musica, parole e immagini che rende omaggio alle grandi attrici italiane attraverso le colonne sonore dei film di cui sono state protagoniste. Brani indimenticabili, composti da maestri come Ennio Morricone, Nino Rota, Nicola Piovani e Armando Trovajoli.

Infine giovedì 17 settembre lo scrittore e autore teatrale Alessandro Perissinotto porta sul palco l’inquietante figura del reverendo Jim Jones, l’uomo che, nel 1978, in un crescente delirio, condusse la sua congregazione al più grande suicidio di massa che la storia ricordi: 909 morti e una manciata di scampati fra cui Elisabeth Doran, eroina del romanzo “La congregazione” da cui è tratto in questo spettacolo di narrazione.