Torna anche quest’anno la Festa del Racconto, la storica kermesse letteraria organizzata dai quattro comuni dell’Unione delle Terre d’Argine – Carpi, Soliera, Campogalliano e Novi – e come da tradizione il primo appuntamento è previsto a Soliera.

Gli eventi nella nostra città sono quattro, nella cornice del Parco della Resistenza di via Arginetto.

L’ingresso è gratuito ma la prenotazione obbligatoria, per garantire la sicurezza di tutti. La prenotazione si può fare online.

Sarà possibile iscriversi direttamente sul luogo dell’evento salva disponibilità di posti.

Ecco il programma.

I racconti che curano

16 giugno ore 21.00

Presentazione della raccolta di racconti per i 50 anni di Medici Senza Frontiere, con Caterina Bonvicini

La creatività come cura delle lesioni traumatiche che coinvolgono tanto il corpo quanto la mente. In Le ferite, raccolta curata dalla scrittrice Caterina Bonvicini, sette grandi scrittori e sette grandi scrittrici hanno trasposto in parole e immagini le piccole e grandi lacerazioni nel tessuto del mondo, omaggiando con un racconto i cinquant’anni di Medici Senza Frontiere.

Questo è il fiore

17 giugno ore 21.00

Letture e disegni dal vivo, con Alfonso Cuccurullo e Maria Luce Possentini

Non si può scappare a lungo dalla propria memoria. È come un richiamo, devi seguire il sentiero, camminare nelle zone che adesso sono bellezza e stupore e raccogliere il suono che arriva di un’eco di memoria lontana. Cercheremo attraverso la voce e la matita di rientrare in quei luoghi che furono teatro di battaglie e amori per rievocare il valore della libertà conquistata.

Da 11 anni

Racconti da camera

18 giugno ore 21.00

Spettacolo di e con Claudio Morici, musica dal vivo di Ivan Talarico

In Racconti da Camera Morici legge il Best Of del suo repertorio breve insieme a nuove esilaranti narrazioni. Storielle, confessioni, saggi brevi, telefonate, ma anche strategie di sopravvivenza dopo gli incredibili mesi che abbiamo passato in casa.

Le memorie del sottosuolo

20 giugno ore 21.00

Lettura spettacolo di Paolo Nori

Nori è uno scrittore che ha fatto del mondo russo il suo mondo. Nessuno come lui oggi può spiegare che cosa è la letteratura russa, e perché quegli autori sono ancora così importanti. Il suo ultimo libro Sanguina ancora è dedicato al grande Dostoevskij. Nori parla di una ferita che si è aperta in lui alla prima lettura di Delitto e Castigo. A Soliera racconta Le memorie del sottosuolo. Con Le Ferite abbiamo aperto la Festa, con queste ferite così profonde la chiudiamo. Lo ripetiamo: leggere è una cura.

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